Quando Gianluigi Buffon arrivò per la prima volta a Parma aveva 13 anni e 17 quando esordì in Serie A al Tardini: quali iconici simboli di quelle due date epocali per il portiere leggenda, ieri sera, durante l’evento “Superman Returns-Welcome back Gigi Buffon!” sono stati chiamati sul palco, con azzeccata colonna sonora “Forever Young” degli Alphaville, due calciatori dell’attuale Settore Giovanile Crociato: Leonardo Mingazzini, goalkeeper dell’Under 13 ed Andrea Piga dell’Under 17. Alla domanda del presentatore Fabrizio Romano se conoscesse Buffon, pur così giovane, Leo Mingazzini ha replicato: “Eh beh: certo, è il portiere più forte della storia, secondo me, e poterlo rivedere a Parma, per me, è una grande emozione”, mentre ai quesiti se fosse un modello ed un sogno poter diventare come lui, Andrea Piga ha replicato: “E’ l’idolo di tutti. Di tutti i portiere che sognano di diventare come lui”. Il giornalista ha poi chiesto ad entrambi cosa provino, da tesserati del Parma, ad avere un portiere come Gigi Buffon nel proprio club: “Sicuramente cercheremo di prendere spunto da lui – ha risposto Mingazzini, spiegando – perché ha fatto una carriera straordinaria: è una leggenda assolutamente”, e Piga: “Allenarsi a Collecchio lì vicino a lui e vederlo tutti i giorni credo sia fantastico. Mette i brividi”. Alla presentatrice Monica Bertini che ha domandato loro a quali altri portieri si ispirassero, i due Crociatini han confidato: “Neuer: secondo me è un grandissimo portiere” (Mingazzini), “Oblak dell‘Atletico Madrid” (Piga). E’ quindi arrivato il momento atteso da tutti, chiamato… in campo, dal Presidente Kyle Krause, ecco: Gianluigi Buffon che ricorda l’ispezione perimetrale dell’Ennio, prima di attraversare Viale Partigiani d’Italia, con mamma e papà per andare a siglare il contratto nella sede di allora in Via Furlotti, due traverse più in là. Monica Bertini chiede infine al Campione del Mondo che consigli vuol dare a Mingazzini e Piga. Gigi, abbracciando quest’ultimo, afferma: “Sicuramente di essere umili e volervi migliorare sempre, perché io penso dai 38 ai 43 anni di essere migliorato veramente tanto in tantissimi aspetti della mia attività sportiva: quindi non sentitevi mai né arrivati e soddisfatti: cercate sempre di lavorare con un obiettivo che deve essere quello del perfezionamento. Questa è l’unica cosa che vi dico…”
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913