Inizia la partita. Al 7’ prima occasione per i Bianchi con Caso Naturale che cerca e trova in area Badje, il destro del numero 44 è facile preda di Del Giudice. Dieci minuti più tardi Savoia vicino al vantaggio. De Rosa per Badje che addomestica benissimo la palla e con il sinistro centra il palo. Al Giraud è ancora 0-0. Al primo affondo il Cassino trova la rete. Minuto 24’ Vitiello sfugge alla marcatura di Cipolletta e cerca Ricamato che a tu per tu con Esposito M., trova l’1-0. Al 27’ la squadra di Ferraro reagisce con Badje che viene atterrato in modo solare in area, l’arbitro fa proseguire. Un minuto più tardi è De Rosa a cercare la porta dalla distanza, palla di poco fuori. Il Savoia spinge alla ricerca del gol del pareggio. Al 34’ azione personale di Caso Naturale che poi calcia con il sinistro, ma per un soffio non trova la rete dell’1-1. Al 36’ tentativo del Cassino con un tiro dalla lunga distanza di Cocorocchio, palla tra le mani dell’estremo difensore di casa. Al 43’ ancora il Savoia con una punizione di Poziello che si spegne di poco alta. Termina il primo tempo sul risultato di 1-0 per la squadra ospite.
Inizia il secondo tempo. Il Savoia spinge con tutti gli effettivi alla ricerca del gol del pareggio. Al 21’ la squadra di Ferraro ad un passo dal pareggio. Azione personale di Badje che trova in area Sorrentino, il numero 25 sponda per Caso Naturale che calcia verso la porta: poderoso l’intervento di Del Giudice. Al 27’ ancora episodio dubbio in area con Cipolletta che viene colpito al volto dal portiera ospite, ma per il direttore di gara non c’è la massima punizione. Alla mezz’ora è il Cassino ad avvicinarsi al raddoppio con un tiro dalla distanza di Giglio, palla di poco fuori. Al 31’ assolo di Correnti che cerca la porta, salvataggio sulla linea della difesa ospite. Al 36’ il Cassino si divora la rete del raddoppio con Raucci. Ancora il Savoia che ci prova al 40’ con un tiro dal limite di Caso Naturale. Al 44’ la squadra di Ferraro in attacco con Sorrentino che trova in area Mekki, il colpo di testa del finlandese viene bloccato da Del Giudice. Un minuto più tardi ancora il numero 19 che cerca la porta e sempre l’estremo difensore ospite a dire di no. Forcing finale dei Bianchi. Termina la gara sul risultato di 1-0 per il Cassino.
Savoia: Esposito M., D’Ancora (1’st Sorrentino), Liccardo, Poziello, Tarascio (17’st Stallone), Caiazzo (7’st Correnti), De Rosa, Manca, Badje (36’stBoccioletti), Cipolletta (32’ st Mekki), Caso Naturale. A disposizione: Mancino, Prevete, Cavaiola, Reale. Allenatore: Giovanni Ferraro.
Cassino: Del Giudice, Casciome, Picascia, Ricamato, Vitiello, Raucci (39’st Maini), Orlando (17’st Giglio), Lucchese, Di Giacomo, Darboe, Cocorocchio. A disposizione: Della Pietra, Gagliardo, Cavaliere, Miele, Lombardo, Bosfa, Ginevrini. Allenatore: Sandro Grossi.
Marcatori: 24’pt Ricamato (C).
Ammoniti: 6’st Raucci (C); 9’st Di Giacomo (C); 24’st De Rosa (S); 25’st Cipolletta (S); 49’st Ricamato.
Espulsi:
Recupero: 0’pt; 5’st.
SAVOIA-CASSINO: LE DICHIARAZIONI DEL POST PARTITA
Al termine della sconfitta interna per 1-0 contro il Cassino, si è presentato in sala stampa il Consulente Sportivo Pro-Tempore del club Emanuele Righi. Di seguito le sue parole:
“Non si può dire che oggi la squadra sia mancata in voglia e generosità, credo sia più giusto dire che pecchiamo un po’ di lucidità. Questo in seguito anche alle troppe assenze che ci portiamo dietro. E’ una stagione sfortunata, il palo di Badje nel primo tempo credo sia lo specchio dell’annata oltre che della gara. Se quella palla finisce in rete credo che avremmo assistito a un altro tipo di partita. In questo momento non sta girando nel modo giusto, speriamo che se dovessimo raggiungere l’obiettivo playoff la fortuna possa sorriderci. Loro sono venuti qui per fare una partita accorta, hanno trovato una rete balorda e portato a casa i tre punti. Meritiamo tutti qualcosa in più, dallo staff tecnico a chi lavora per questo club, ma più di tutto lo merita la società. Ci tengo a sottolineare che trovare una proprietà del genere non è facile nell’intero panorama nazionale. Come puntualità, precisione, organizzazione. Questa non è una società di Serie D, qui siamo a livelli altissimi. Lavoriamo e veniamo trattati come professionisti e uno dei tanti esempi risale alla settimana scorsa, quando siamo partiti il venerdì per la trasferta in Sardegna. La mia amarezza personale e quella di tutta la squadra è quella di non poter regalare al presidente e alla proprietà la gioia e la soddisfazione che merita.
La rabbia più grande è non aver sfruttato i risultati dagli altri campi delle squadre in lotta per i playoff. D’altro canto seppur perdendo non abbiamo perso terreno. Noi siamo numericamente corti al momento, questo è oggettivo, abbiamo una rosa importante ma non disponiamo di calciatori fondamentali. Ci tengo a sottolineare il coraggio avuto dal mister, nel voler recuperare la gara a tutti i costi. Sono stati inseriti giovani bravi che sono entrati positivamente in campo e hanno dato tutto. Dobbiamo fare bene le ultime gare e ci tengo a sottolineare che non abbiamo un calendario semplice. Noi siamo il Savoia e non dobbiamo mai dimenticarlo. Io credo che il nostro stemma pesi sulla maglia e mi permetto di dire che questa squadra è partita a inizio anno con tante responsabilità sulle spalle, probabilmente troppe. Credo che sia stato venduto un prodotto eccessivo rispetto al valore reale. Siamo certamente una squadra forte, ma che non avrebbe potuto certamente ammazzare il campionato. E’ stato commesso l’errore di pensare di aver vinto prima di giocare e questo è certamente un punto di partenza per crescere e per costruire qualcosa di importante. Dobbiamo imparare a non dare nulla per scontato. Su questo stiamo lavorando insieme e grazie a un allenatore che sta facendo un lavoro importante e da quando è arrivato ha dato tanta serenità ai ragazzi. La squadra è diventata un gruppo, lavora sodo e costantemente, ha capito i suoi pregi e i propri limiti.
Il grande macigno è non riuscire a dare soddisfazioni alla nostra proprietà. Tutti noi dobbiamo costantemente impegnarci al massimo e dare più del 100%. Dobbiamo paradossalmente acquisire una mentalità da provinciale, un po’ più sporca in queste ultime gare. La sosta del torneo non ha cambiato molto, non ci siamo persi ne disuniti, nonostante non siano arrivati i tre punti. Pensavamo che durante la pausa avremmo ritrovato uomini importanti per questa squadra, non è stato così e ora abbiamo la coperta un po’ corta. L’allenatore è conscio e padrone della situazione, ha la squadra in mano e sono ottimista per il futuro. La società è stata molto generosa da inizia anno, ha investito in un momento storico complicato con la voglia di portare onore e gloria al Savoia. Ci sta che poi alcune scelte possono rivelarsi vincenti e altre meno, ma la responsabilità è di tutti. Ognuno di noi può commettere errori, solo l’immobilismo porta a non sbagliare. Tutti abbiamo voglia in questo finale di stagione di invertire la rotta. Intanto pensiamo a raggiungere i playoff, poi passo dopo passo vedremo dove arriveremo. A me della questione stadio interessa relativamente, non è una cosa di mia pertinenza. Quello che posso dire è che quando si gioca c’è solo un obiettivo che è la vittoria, sempre. L’impianto di gioco non può essere un alibi per i calciatori questo deve essere chiaro. Io non gioco mai per fare la figura, ma sempre per vincere. La società conosce questo mio desiderio e io conosco il desiderio della società. Ci stiamo conoscendo entrambi e vedremo se il nostro futuro sarà insieme. La concentrazione massima è tutta sul presente.
Ci tengo infine a ringraziare pubblicamente anche i tifosi che erano assiepati dietro la grata. E’ una cosa incredibile, è la dimostrazione che tutto passa ma il Savoia resta. Riguardo la maglia bianca mi assumo io la responsabilità di temporeggiare. E’ una maglia importante, prestigiosa e al momento non siamo ancora pronti. Ci vuole calma, pazienza, ma io voglio che la squadra indossi la casacca bianca nel momento in cui riusciamo a portare a casa una serie importante di successi”.
In seguito è stato il turno del nostro mister Giovanni Ferraro: “Credo che abbiamo fatto una buona gara, posso ritenere che la sconfitta sia stata immeritata. Avremmo dovuto evitare la disattenzione difensiva, però alla squadra ho poco da recriminare. Eravamo con gli uomini contati soprattutto in attacco, ma sono contento della prestazione del gruppo e dei giovani. Nella ripresa abbiamo dimostrato di volere fortemente il pareggio, purtroppo la palla non è voluta entrare. Viviamo un periodo storico particolare, dobbiamo recuperare calciatori. Portiamo a casa la sconfitta ma ci sono tanti aspetti positivi nonostante tutto. Noi da un punto di vista medico siamo molto organizzati, purtroppo la fortuna non ci sta sorridendo. Non voglio però cercare alibi, ciò che conta è il gruppo e con il gruppo si raggiungono risultati importanti. Il mio compito è quello di allenare, non quello di giudicare gli infortunati. Io la classifica non la sto guardando, noi dobbiamo solo pensare di fare un finale di stagione importante, poi penseremo ai playoff, prima però dobbiamo raggiungerli. Dispiace certamente di arrivare a questo punto del campionato senza le forze giuste, ma il gruppo viene prima di tutto, e grazie all’unione di tutte le componenti, possiamo regalare soddisfazioni alla società e ai nostri tifosi”.