Ciliverghe, Nicola Bianchini ribadisce con fermezza la posizione della società sul ritorno in campo
In attesa di una decisione finale sul prosieguo o meno della stagione il presidente del Ciliverghe Nicola
Bianchini ribadisce con fermezza la posizione della società sul ritorno in campo, ma traccia allo stesso
tempo anche i programmi futuri nei vari scenari che potrebbero prospettarsi in caso di non ripartenza
del campionato di serie D. Al contempo arriva l’ufficializzazione dell’accordo economico con i calciatori
della prima squadra e conferme importanti nella direzione tecnica, così come nel vivaio.
L’intervista completa è disponibile sui canali social ufficiali della società, di seguito un breve stralcio dei
passaggi più importanti.
Presidente Bianchini, favorevole alla ripresa del campionato?
“Confermo la posizione del Ciliverghe, annunciata fin dall’inizio della pandemia, che è quella di
riprendere il campionato. Da parte nostra massima disponibilità, ma va garantita la sicurezza di atleti e
personale che lavora con la prima squadra, su questo siamo intransigenti e molto chiari. Ovvio che se gli
standard richiesti saranno uguali a quelli della serie A sarà impossibile riprendere, per questo ci siamo
affidati al buon senso del presidente Sibilla con cui non ho avuto modo di parlare direttamente, ma a cui
ho fatto giungere le mie riflessioni e proposte”.
Facciamo delle ipotesi nel caso il campionato non riparta: Ciliverghe resta in D, con quali programmi?
“Noi vogliamo fare la serie D e mantenere la categoria, per il nostro progetto è importante, bisognerà
però comprendere anche quale sarà la forza economica a disposizione. Con i direttori stiamo già
programmando la prossima stagione per quanto possibile”.
Altra ipotesi: la D non riparte ed il Ciliverghe è retrocesso di ufficio in Eccellenza.
“Non lo accetteremmo e faremmo ricorso, per questo dico che va evitata una estate passata nei
tribunali, non solo come D, ma come calcio italiano. Se si prende la classifica all’ultima giornata
disputata da tutte le squadre saremmo penultimi è vero, ma eravamo in risalita e dopo lo scontro diretto
con l’Alfonsine nei playout come terzultimi. Vantiamo meriti sportivi da rispettare, se poi dovesse essere
per forza Eccellenza allora costruiremo una squadra per tornare subito in serie D”.
Una sua proposta presentata a Sibilla?
“Quella che nel caso di sospensione veda promosse le prime in classifica di tutti i gironi, oppure che si
riparta a settembre con lo stesso girone e gli stessi punteggi ottenuti finora in modo che quanto fatto fin
qui abbia un minimo di valore. Finiremmo la stagione con la prima in classifica oltre i cento punti magari,
ma ogni squadra avrebbe il modo ed il tempo di giocarsela senza decisioni a tavolino”.
L’impatto economico sarà forte.
“Assolutamente e cambierà tutta la geografia del calcio italiano. Non so quante squadre disputeranno la
serie D nella prossima stagione, come Ciliverghe viviamo principalmente sulle sponsorizzazioni, quindi
anche noi andiamo incontro ad un periodo incerto. Si dovrà valutare come reagisce la nazione, la nostra
regione, la nostra provincia”.
Con i calciatori è stato però trovato un accordo economico.
“Abbiamo pagato, come era giusto che fosse, la mensilità di febbraio e se non si dovesse riprendere
abbiamo l’accordo con il capitano Minelli di venirci incontro. Pagheremo prima di tutto ogni fornitore,
magari rivedendo le tempistiche, e poi i calciatori con ciò che sarà possibile. Come presidente del
Ciliverghe ci tengo a rispettare la parola data anche se accadono eventi imprevedibili come una
pandemia. Con il capitano e altri ‘vecchi’ ci siamo confrontati spesso, da parte loro c’è anche la
disponibilità a finire la stagione nei mesi estivi e questo è stato molto apprezzato”.
Parliamo di futuro: i direttori tecnici D’Innocenzi e Facchinetti ed il ds Zucchi saranno confermati?
“Assolutamente, è con loro che stiamo progettando la prossima stagione valutando ogni scenario
possibile”.
La posizione del tecnico Cogliandro?
“E’ giusto l’ultima parola spetti ai direttori tecnici, personalmente mi sono già espresso su quanto fatto
dal tecnico nel mese che ha avuto a disposizione per lavorare. Penso sia la prima pietra su cui costruire il
futuro sia D o Eccellenza”.
Chi non si è mai fermato è il vivaio.
“Un infinito ringraziamento e plauso al lavoro portato avanti dal responsabile tecnico Pellegrini. Il
professore ha mantenuto alta l’attenzione ed è importantissimo per me che nonostante non si possa
andare sul campo si sia proseguita la formazione dei nostri tecnici a cui è affidato il compito di allevare il
nostro domani. Un plauso anche ai nostri preparatori che stanno continuando a far allenare i ragazzi da
casa”.
Il futuro del vivaio?
“Non vogliamo vanificare il gran lavoro fatto fin qui dal ds Chiarini che in questi anni ci ha portato su
standard molto alti, aiutato nell’ultima stagione dal Prof. Pellegrini e da Elisa Zizioli per il femminile. La
volontà è quella di confermare il numero di squadre, mantenendo alta la competitività e la
professionalità degli staff. Il futuro, per società come la nostra, passerà ancor di più dal vivaio. Il
confronto con il ds Chiarini è quotidiano, a breve potremo dare maggiori particolari. Intanto ho sposato
l’idea lanciata dal Prof. Pellegrini e dal ds Chiarini sul far ritornare appena possibile in campo le squadre,
anche solo per due allenamenti. Sarebbe un segnale sociale importante, non dimentichiamoci che è
anche questa la nostra funzione, se sarà possibile organizzeremo il tutto per giugno”.
I tre direttori, Chiarini, Pellegrini e Zizioli, saran confermati?
“La volontà è quella, proprio per dare seguito alla forte crescita avuta in particolare negli ultimi due
anni”.
Aver investito su Casa Cili ora ripaga ancor di più gli sforzi fatti.
“Avere un centro come il nostro è una rarità, abbiamo tutto, mancano davvero solo gli alloggi, ma
potremo fare tutto in casa rispettando spazi e distanze, particolare fondamentale per il futuro. Sono
sempre stato orgoglioso dell’investimento fatto due anni fa e che ha portato Casa Cili ad essere quella
che è oggi. Non vogliamo fare i professionisti, ma nulla abbiamo da invidiare come centro sportivo”.