Atletico Terme Fiuggi, D’Andrea: “Siamo tutti vicini al Prof. Russo, è un leone”
Capocannoniere e capitano dell’Atletico Terme Fiuggi, nonostante la sua carta d’identità indichi all’anno di nascita: 1998. Con i suoi gol (11 in campionato nonostante qualche assenza per un disturbo al ginocchio) aveva dato la scossa per la risalita del gruppo di Incocciati: “La situazione non era delle migliori e stavamo lottando per posizionarci nelle zone di classifica che ci competono, questa squadra ha valori importanti. Siamo dei combattenti, questo periodo ci ha tolto la possibilità di dimostrare la forza del nostro gruppo. Voglia di tornare a giocare? Tanta, ma la situazione cambia costantemente, prima di tutto speriamo che passi questo brutto momento per il nostro paese, poi speriamo di poter tornare in campo, ci terremmo particolarmente a dar seguito al nostro cammino. Sotto l’aspetto personale stava andando bene, però io sono uno di quelli che punta sempre a fare meglio, non sono del tutto soddisfatto e so che potevo dare ancora di più.” Ora che tutto è fermo, il giovane attaccante romano ci racconta le sue giornate senza il pallone: “Non è facile, siamo abituati ad allenarci ogni giorno, a noi che viviamo di questo sport il calcio manca tantissimo. Mancano i compagni, le risate, siamo un gruppo molto unito. Dopo che ci siamo fermati mercoledì io non sono mai uscito di casa, per fortuna abito in campagna, ho un giardino molto grande, il Prof. ci ha dato il lavoro e sto facendo squat con i sacchetti di sassi della caldaia in mancanza di altro – sorride, ndr – Mi sto mantenendo in forma, tra l’altro ho anche il tapis roulant…” Il Prof. è Fausto Russo, la scorsa settimana risultato positivo al Covid-19, un punto di riferimento della famiglia rossoblù come ci spiega D’Andrea: “Ci sentiamo spesso, ci facciamo le video-chiamate ogni giorno per passare un po’ di tempo e per sapere se stiamo tutti bene. Per fortuna è così, siamo tutti vicini al Prof. che sta lottando come un leone, è un vero combattente e la supererà. Lo aspettiamo presto!”