Serie A, tabellini e commenti della 29a giornata
L`INTER VINCE E SCATTA
Nel pomeriggio grandi prestazioni di Bologna e Fiorentina
Marcatore: 54′ Carlos Augusto (I), 87′ Lautaro (I)
ATALANTA (3-4-2-1): 29 Carnesecchi; 19 Djimsiti (24 Samardzic 74′), 4 Hien, 23 Kolasinac; 16 Bellanova (22 Ruggeri 59′), 15 De Roon, 13 Ederson, 77 Zappacosta; 8 Pasalic (17 De Ketelaere 59′), 11 Lookman (44 Brescianini 83′); 32 Retegui (70 Maldini 74′). A disposizione: 28 Rui Patricio, 31 Rossi, 2 Toloi, 27 Palestra, 40 Comi. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni; 2 Dumfries (31 Bisseck 66′), 23 Barella, 20 Calhanoglu (21 Asllani 91′), 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 75′), 30 Carlos Augusto; 9 Thuram (99 Taremi 91′), 10 Lautaro (11 Correa 91′). A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 8 Arnautovic, 50 Aidoo, 51 Alexiou, 52 Berenbruch, 58 Cocchi. Allenatore: Simone Inzaghi.
Ammoniti: Bellanova (A), Pavard (I) Espulso: Ederson (A) all’81’ per doppia ammonizione; Bastoni (I) al 95′ per doppia ammonizione. Note: espulso Gasperini (A) per proteste. Recupero: 1′ – 12′.
Arbitro: Massa. Assistenti: Carbone, Meli. Quarto ufficiale: Sozza. VAR: Di Bello. Assistente VAR: Marini.
Si va alla sosta con l`Inter davanti a tutti dopo la vittoria nello scontro al vertice con l`Atalanta. Dietro ai nerazzurri c`è il Napoli a 3 punti di distanza, mentre la squadra di Gasperini scivola a 6 dall`attuale capolista. Continua la marcia inarrestabile della Roma, al sesto successo consecutivo, sorridono anche Fiorentina e Bologna che superano, rispettivamente, Juventus e Lazio.
Primo tempo molto combattuto al Gewiss, dove la prima occasione capita sul sinistro di Thuram, che solo davanti a Carnesecchi colpisce il palo interno con la palla che sfila dalla parte opposta. L`Atalanta risponde con un colpo di testa di Pasalic deviato in angolo da Sommer, poi prevalgono le difese e si va al riposo senza reti. Ad inizio ripresa il gol che rompe l`equilibrio lo realizza Carlos Augusto, a segno di testa su angolo di Calhanoglu al 54`. Gasperini inserisce subito De Ketelaere, la gara si accende, ma Ederson viene espulso per un applauso all`arbitro all`81` e lascia i suoi in dieci, aprendo la strada al secondo gol degli ospiti, firmato da Lautaro Martinez con un potente diagonale all`87`. Nel finale di gara la squadra di Inzaghi sfiora il tris, poi rimediano il rosso anche Gasperini dalla panchina per proteste e Bastoni dal campo per il secondo giallo.
VENEZIA: Radu; Schingtienne, Idzes, Candé, Zerbin, Kike Perez (87′ Busio), Nicolussi Caviglia, Duncan (70′ Doumbia), Ellertsson (87′ Haps), Fila (70′ Gytkjaer), Maric (38′ Oristanio). All. Di Francesco
NAPOLI: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (77′ Juan Jesus), Buongiorno, Politano, Gilmour (77′ Anguissa), Lobotka, McTominay, Spinazzola (76′ Olivera), Raspadori (76′ Okafor), Lukaku (87′ Simeone). All. Conte
Arbitro: Mariani di Aprilia
Note: ammoniti Cande, Nicolussi Caviglia, Olivera
Dopo i pareggi a reti bianche con Lazio e Atalanta il Venezia si ripete contro un`altra big, fermando il Napoli sullo 0 – 0 al Penzo. Tante occasioni da gol, con i due portieri che si sono messi in mostra con ottime parate. Radu si è superato sui colpi di testa di McTominay e Lukaku, è stato salvato dal palo interno su una conclusione di Raspadori e graziato nel finale dallo spreco di Simeone che a porta vuota ha alzato sopra la traversa in spaccata. Meret ha dato il meglio di sé a tu per tu con Kike Perez e nel finale sul tiro di Nicolussi Caviglia. Quarta X consecutiva per la formazione di Di Francesco, che dai pareggi con le tre big acquista grande fiducia, anche se la classifica resta difficile (penultima posizione, a 5 dalla quartultima).
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Calabria, Beukema, Lucumi, Miranda; Freuler (59` Pobega), Ferguson; Orsolini (73` Cambiaghi), Odgaard (59` Fabbian), Ndoye (78` Dominguez); Castro (78` Dallinga).
A disp.: Ravaglia, Holm, Erlic, Moro, Casale, El Azzouzi, Aebischer, Lykogiannis, De Silvestri, Pedrola.
All.: Vincenzo Italiano
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Tavares; Rovella, Guendouzi (78` Belahyane) ;Isaksen (46` Pedro), Vecino (83` Ibrahimovic), Zaccagni (62` Tchaouna); Dia (62` Noslin).
A disp.: Mandas, Furlanetto, Gigot, Patric, Castellanos, Hysaj, Provstgaard, Basic, Marusic.
All.: Marco Baroni
Marcatori: 16` Odgaard, 48` Orsolini, 49` Ndoye, 74` Castro, 84` Fabbian
Arbitro: Andrea Colombo (sez. Como)
Assistenti: Cecconi – Bahri
IV ufficiale: Perenzoni
V.A.R.: Paterno
A.V.A.R.: Meraviglia
NOTE. Ammoniti: 33` Freuler (B), 44` Gila (L), 57` Vecino (L), 76` Castro (B), 90ì+1` Romagnoli (L)
Recupero: 1` pt, 3` st.
Tre vittorie interne, di Bologna, Fiorentina e Roma, smuovono la corsa al quarto posto, con i relativi tonfi di Juventus e Lazio. Dai 53 punti del Bologna ai 47 del Milan ci sono 6 squadre a contendersi la zona Champions, promettendo scintille da qui alla fine della stagione. Oggi la squadra di Italiano ha strapazzato la Lazio, sconfitta nettamente al Dall`Ara sotto le reti di cinque marcatori diversi (Odgaard, Orsolini, Ndoye, Castro e Fabbian). La quinta vittoria consecutiva tra le mura amiche proietta i rossoblù al quarto posto.
Fiorentina: De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri (79’ Comuzzo); Dodò, Mandragora, Cataldi (89’ Adli), Fagioli (85’ Folorunsho), Gosens; Kean (89’ Zaniolo), Gudmundsson (79’ Beltran). All. Palladino.
Juventus: Di Gregorio; Weah (74’ Conceiçao), Kalulu, Veiga (59’ A. Costa), Kelly (74’ Gatti); Thuram, Locatelli; Koopmeiners, McKennie, Nico Gonzalez (59’ Cambiaso, 87’ Mbangula); Kolo Muani. All. Motta.
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 16’ Gosens, 18’ Mandragora, 53’ Gudmundsson
Ammoniti: Marì (F), Locatelli (J). Ranieri (F), Weah (J), A. Costa (J)
La Juventus che dopo la sconfitta netta in casa con l`Atalanta cade anche al Franchi. “Notte magica” per i viola, come l`ha definita Palladino, felice per essere riuscito a recuperare dalle fatiche di Coppa regalando ai suoi tifosi un successo che si abbina al 3 – 0 rifilato all`Inter (mai nella storia i viola avevano vinto con questo punteggio nello stesso anno contro queste due squadre). A segno vanno nei primi venti minuti Gosens e Mandragora, nella ripresa con un gran tiro da fuori Gudmundsson, in rete per la seconda giornata di fila. Giuntoli predica calma e unione, ma sicuramente si complica per i bianconeri la corsa. A fari spenti, ma neanche troppo, si inserisce nella lotta al quarto posto la Roma di Ranieri, la migliore squadra nelle ultime 13 giornate (10 vittorie e 3 pareggi). I giallorossi oggi non hanno brillato, ma si sono imposti grazie al gol di Dovbyk e alle strepitose parate di Svilar.
REIJNDERS TRASCINA IL MILAN
Giornata positiva anche per l`Hellas Verona che vince in trasferta a Udine e per il Torino che supera l`Empoli in casa
MILAN-COMO 2-1
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Walker, Gabbia, Thiaw, Hernández (1’st Jiménez); Musah (7’st João Félix), Bondo (1’st Fofana); Pulisic, Reijnders, Leão (33’st Loftus-Cheek); Gimenez (23’st Abraham). A disp.: Sportiello, Torriani; Florenzi, Pavlović, Terracciano, Tomori; Chukwueze, Jović, Sottil. All.: Conceição.
COMO (4-2-3-1): Butez; Smolčić, Goldaniga, Kempf (1’st Dossena, 18’st van der Brempt), Valle; Caqueret (18’st Perrone), Da Cunha (36’st Alli); Diao, Nico Paz, Strefezza; Cutrone (27’st Douvikas). A disp.: Reina; Iovine, Jack, Moreno, Vojvoda; Engelhardt, Sergi Roberto; Fadera, Gabrielloni, Ikoné. All.: Fàbregas.
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido.
Gol: 33′ Da Cunha (C), 8’st Pulisic (M), 30’st Reijnders (M).
Ammoniti: 10′ Bondo (M), 3’st Musah (M), 23’st Perrone (C), 34’st Strefezza (C), 34’st Jiménez (M), 37’st Conceição (M).
Espulsi: 46’st Alli (C), 48’st Fàbregas (C).
Il Milan vince ancora in rimonta e tiene vivo il sogno quarto posto, colpo dell`Hellas Verona che si avvicina al Como e allunga sulla zona calda, dove restano invischiati Parma ed Empoli.
A San Siro Milan e Como si affrontano da subito a viso aperto, con Musah che calcia incredibilmente fuori al 3` dopo aver scartato anche il portiere. Tante occasioni da una parte e dall`altra, le due migliori della prima frazione capitano al Como. Sulla prima Maignan è bravo in uscita bassa su Nico Paz, sulla seconda l`estremo rossonero nulla può sul preciso rasoterra di Da Cunha dal limite dell`area. Conceicao ne cambia subito due a inizio ripresa e, dopo l`intervento del Var che toglie a Da Cunha per un millimetrico fuorigioco la gioia della doppietta, perviene al pareggio grazie a Pulisic, bravissimo a girare in porta in diagonale da posizione defilata l`assist di Reijnders. Poco dopo lo stesso Reijnders diventa protagonista del match: al 68` colpisce la parte alta della traversa con una conclusione dal limite, al 75`, su splendida verticalizzazione di Abraham, completa la rimonta con un destro che si insacca tocca il palo interno. Ancora il centrocampista olandese nel finale potrebbe segnare il terzo gol, ma sarebbe stata per i lariani una punizione troppo severa, come quella che invece subisce Dele Alli, espulso per un intervento non cattivo da dietro nel finale su Loftus-Cheek pochi minuti dopo il suo ritorno in campo.
TORINO-EMPOLI 1-0
Reti: st 26’ Vlasic
Ammoniti: st 4’ Gineitis
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic Savic; Walukiewicz (st 1’ Masina), Maripan, Coco, Biraghi; Ricci, Gineitis (st 18’ Lazaro); Vlasic (st 46’ Tameze), Casadei, Elmas (st 38’ Karamoh); Adams. A disposizione: Paleari, Donnarumma, Ilic, Salama, Pedersen, Dembele, Sosa, Linetty. Allenatore: Vanoli.
EMPOLI (4-3-2-1): Silvestri; Gyasi, Marianucci, Ismajli, Sambia; Henderson (st 41’ Konate), Grassi, Pezzella; Cacace, Esposito (st 22’ Colombo); Kouame. A disposizione: Seghetti, Vasquez, Brancolini, Goglichidze, Kovalenko, De Sciglio, Ebuehi, Tosto, Bacci, Asmussen, Campaniello. Allenatore: D’Aversa.
In serata il Torino ottiene la terza vittoria nelle ultime quattro giornate portandosi a 2 punti di distanza dal decimo posto dell`Udinese. Nella prima frazione Empoli più pericoloso e vicino al vantaggio con Grassi, Gyasi e soprattutto Sambia, che alla mezz`ora, tutto solo sul secondo palo, spreca una buona occasione. Torino poco pungente con Silvestri di fatto mai chiamato in causa dagli avanti granata. Vanoli lascia negli spogliatoi Walukievicz, sostituito da Masina, ma soprattutto nella ripresa ritrova la verve dei suoi, sconfitti 1 sola volta nelle ultime 12 partite. Difficile dire se i toscani finiscano la benzina o i granata aumentino i giri del motore, ma piano piano i padroni di casa conquistano campo e al 70` passano con un tiro dal limite di Vlasic. Nei restanti minuti la squadra di D`Aversa non impensierisce Milinkovic-Savic, al nono clean sheet stagionale.
UDINESE-HELLAS VERONA 0-1
Rete: 72′ Duda
UDINESE (4-4-2): Okoye; Kristensen (dal 46′ Ehizibue), Bijol, Solet, Zemura; Atta, Lovric (dall’81’ Pafundi), Karlstrom, Payero (dal 61′ Bravo); Sanchez (dal 46′ Ekkelenkamp), Lucca (dall’81’ Davis)
A disposizione: Piana, Padelli, Zarraga, Kabasele, Giannetti, Modesto, Pizarro
Allenatore: Kosta Runjaic
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Niasse, Duda, Bradaric; Suslov (dall’88’ Faraoni), Mosquera (dal 69′ Kastanos); Sarr (dall’84’ Livramento)
A disposizione: Berardi, Perilli, Oyegoke, Lambourde, Lazovic, Okou, Slotsager, Bernede, Patrick, Ajayi, Cisse
Allenatore: Paolo Zanetti
Arbitro: Giovanni Ayroldi (Sez. AIA di Molfetta)
Assistenti: Alessandro Lo Cicero (Sez. AIA di Brescia), Federico Votta (Sez. AIA di Moliterno)
NOTE. Ammoniti: 19′ Kristensen, 49′ Bijol, 59′ Ghilardi, 71′ Solet, 79′ Lucca, 87′ Atta, 89′ Kastanos
Punti d`oro per l`Hellas Verona che vince di misura in casa dell`Udinese grazie a una perla su punizione di Duda al 72`. Primo centro stagionale per il centrocampista e secondo in assoluto in A. Gli scaligeri hanno ottenuto le loro ultime tre vittorie tutte per 1 – 0 ed ora si trovano a 29 punti, a +7 sull`Empoli e a +4 sul Parma, oggi fermato sul pari in casa del Monza. Allo U-Power Stadium la formazione di Nesta parte all`attacco, ma non riesce ad essere concreta e deve aspettare lo scoccare dell`ora di gioco per trovare il gol con Izzo che risolve una mischia su angolo. I ducali, vicini alla rete già sul finire del primo tempo e in avvio di ripresa, pareggiano all`84` quando Bonny fa tutto da solo e conclude con uno splendido destro a giro sul palo più lontano. Primo pareggio in A tra le due squadre, punto che serve poco al Monza, mentre il Parma raggiunge il Lecce a 25.
MIRETTI SHOW A MARASSI
Il Genoa supera il Lecce nell`incontro che apre la ventinovesima con la prima doppietta in A del centrocampista
Genoa: Leali, Martin, De Winter, Malinovskyi (11’ st Matturro), Pinamonti, Sabelli (36’ st Norton Cuffy), Vasquez, Miretti (36’ st Onana), Frendrup ©, Zanoli (27’ st Ekhator), Masini. A disposizione: Siegrist, Sommariva, Badelj, Barbini, Carbone, Venturino, Nuredini, Papastylianou. Allenatore: Patrick Vieira
Lecce: Falcone, Berisha, Baschirotto ©, Morente (1’ st Karlsson), Krstović, Guilbert (12’ st Veiga), Helgason (37’ st Banda), Jean, Gallo, Coulibaly (12’ st Kaba), Pierotti (1’ st N’Dri). A disposizione: Früchtl, Samooja, Rebić, Gaspar, Rafia, Ramadani, Burnete, Tiago Gabriel. Allenatore: Marco Giampaolo
Marcatori: 16’ pt Miretti, 47’ pt Miretti, 23’ st Krstović (Rig.)
Ammoniti: 29’ pt Martin, 34’ pt Miretti, 4’ st Berisha, 23’ st Krstović, 45’ st Vasquez
Recupero: 2’ pt – 5’ st
Arbitro: Fabio Maresca sez. di Napoli
Assistenti: Marco Scatragli sez. di Arezzo – Andrea Zingarelli sez. di Siena
IV Ufficiale: Alberto Ruben Arena sez. di Torre del Greco
VAR: Paolo Mazzoleni sez. di Bergamo
AVAR: Giacomo Camplone sez. di Pescara
Funziona l`asse Malinovskyi – Miretti in casa Genoa, salito col successo di questa sera a 35 punti, dove aggancia temporaneamente il Torino in undicesima posizione. La formazione di Vieira resta imbattuta a Marassi nel 2025, dove ha raccolto nel nuovo anno 4 vittorie e 1 pareggio.
In cattedra sale Miretti, autore di due gol nel primo tempo, entrambi su suggerimento di Malinovskyi, tornato questa sera titolare dopo un lungo infortunio. Le due reti si assomigliano nella costruzione, con il centrocampista ucraino che ha imbeccato il compagno all`interno dell`area di rigore con due precise verticalizzazioni. Sulla prima, al 16`, Miretti ha girato in porta al volo in semirovesciata, sulla seconda, nel recupero del primo tempo, si è liberato con una rotazione su se stesso di Guilbert prima di superare con un preciso rasoterra Falcone.
Giampaolo ripresenta il Lecce a inizio ripresa cambiando i due esterni offensivi (fuori Pierotti e Tete Morente, dentro N`dri e Karlsson). I salentini aumentano l`intensità della manovra e al 68` riaprono il match con un calcio di rigore trasformato da Krstovic, freddo nell`esecuzione che manda Leali a sinistra e il pallone a destra. I giallorossi provano il forcing finale e guadagnano diversi calci d`angolo, chiamano Leali alla difficile respinta su Karlsson all`83`, ma non riescono ad evitare il quarto ko consecutivo, peggior serie dall`arrivo di Giampaolo.