Champions League, Milan – Brugge 3-1
PULISIC E REIJNDERS LANCIANO IL MILAN: 3-1 AL BRUGGE
MILAN (4-2-3-1): Maignan; E. Royal, Gabbia (37’st Thiaw), Tomori, Hernández; Fofana (30’st Musah), Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek (15’st Okafor), Leão (15’st Chukwueze); Morata (30’st Camarda). A disp.: Sportiello, Torriani; Pavlović, Terracciano; Zeroli. All.: Fonseca.
CLUB BRUGGE (4-3-3): Mignolet; Seys (1’st Sabbe), Mechele, Ordóñez, De Cuyper; Vanaken, Onyedika, Jashari (38’st Nielsen); Talbi (1’st Vetlesen), Jutglà (25’st Skóraś), Tzolīs (25’st Skov Olsen). A disp.: Jackers; Romero, Spileers; Vermant. All.: Hayen.
Arbitro: Felix Zwayer (Germania).
Gol: 34′ Pulisic (M), 6’st Sabbe (CB), 16’st e 26’st Reijnders (M).
Ammoniti: 20′ Seys (CB), 23′ Jashari (CB), 5’st Leão (M), 14’st Morata (M), 26’st Gabbia (M), 29’st Skóraś (CB), 43’st Camarda (M).
Espulso: 40′ Onyedika (CB).
Apre Chris da corner, poi la doppietta di Tijji a siglare la prima vittoria stagionale in Champions
È una bella serata a sancire la prima vittoria stagionale del Milan in Champions League: i rossoneri – in campo oggi con il Third Kit – superano per 3-1 il Club Brugge e si rilanciano nella corsa alla fase a eliminazione diretta. Non è stata una partita facile, i belgi hanno venduto cara la pelle pareggiando a inizio ripresa (nonostante l’inferiorità numerica) il vantaggio firmato nel primo tempo, direttamente da calcio d’angolo, da Christian Pulisic. A sigillare i tre punti rossoneri è però arrivata la doppietta di un grande Tijjani Reijnders, a segno due volte nello spazio di dieci minuti grazie agli assist dei subentrati Okafor e Chukwueze.
Tanti i protagonisti nei 90′ di San Siro: oltre ai due marcatori di giornata e al grande impatto dei sostituti da citare anche l’apporto di Mike Maignan, decisivo nel primo tempo con un paio di parate provvidenziali. Impossibile non menzionare anche l’esordio in Champions League di Francesco Camarda, a segno (ma in fuorigioco) al primo pallone toccato. Un applauso per tutti, però, perché i tre punti sono arrivati al termine di una prestazione convincente che conferma i passi avanti già visti in campionato contro l’Udinese. Tanta energia da riversare nei prossimi appuntamenti, perché il calendario avanza senza sosta: sabato 26, alle 18.00, saremo di scena a Bologna
Tanta intensità in campo sin dal calcio d’inizio, al 2′ Maignan è reattivo a respingere il tentativo di Tzolīs e poco dopo Jutglà mette alto. Rispondiamo con due spunti di Leão che non hanno gran fortuna, ma al 7′ ancora Mike si stende per dire di no a Tzolīs; sul corner successivo traversa di Ordóñez. Aumentiamo i giri del pallone e al 15′ ci prova Fofana dai 25 metri, rasoterra mancino fuori di poco. Progressione di Leão al 28′, la palla termina sui piedi di Pulisic che però trova Mignolet a opporsi. Al 33′ triangolo Theo-Leão, con Ordóñez che mura il tiro del francese. Poco male, perché da calcio d’angolo arriva l’1-0: ed è un gol “olimpico”, direttamente da corner, di Pulisic, dato che Gabbia sfiora soltanto il traversone di Chris. E al 40′ andiamo in superiorità numerica dopo che l’intervento di Onyedika su Reijnders viene giudicato da cartellino rosso.
Si riparte con l’assist di Leão per Theo, il cui sinistro però termina alto. Il Brugge però risponde trovando il gol del pareggio al 51′ con un destro di Sabbe che spiazza Maignan. Ci prova ancora Theo, ma il suo tentativo mancino al 57′ si spegne sul fondo. Mister Fonseca prova a girarla coi cambi ed è una mossa che paga dividendi immediati: è da un subentrato – Okafor – che nasce l’azione del 2-1 di Reijnders, con Tijji che va a segno nell’area piccola su assist di Noah. Al 65′ il corner di Theo innesca una carambola che porta a una traversa colpita da un difensore ospite, ma l’insistenza rossonera viene premiata al 71′. Ed è ancora un rasoterra di Reijnders a fare esultare San Siro, stavolta su assist dalla destra di Chukwueze. Nel quarto d’ora finale spazio anche per Musah e Camarda, che all’87’ fa esplodere la gioia dei tifosi andando a segno di testa: un gol, però, annullato per fuorigioco con i minuti conclusivi che scivolano via verso il triplice fischio dell’arbitro.